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False Dop in crescita negli Usa Bertinelli: L’Europa non ci lasci soli

Il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano lancia un appello all’Unione Europea per contrastare anche la nuova minaccia di dazi lanciata nei giorni scorsi da Donald Trump. Nel frattempo secondo i dati diffusi dalla Coldiretti, la produzione di formaggi italiani tarocchi negli Stati Uniti è cresciuta in pochi mesi del 4%.

di Sergio Cotti
04 dicembre 2019 | 12:51
False Dop in crescita negli Usa 
Bertinelli: L’Europa non ci lasci soli
False Dop in crescita negli Usa 
Bertinelli: L’Europa non ci lasci soli

False Dop in crescita negli Usa Bertinelli: L’Europa non ci lasci soli

Il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano lancia un appello all’Unione Europea per contrastare anche la nuova minaccia di dazi lanciata nei giorni scorsi da Donald Trump. Nel frattempo secondo i dati diffusi dalla Coldiretti, la produzione di formaggi italiani tarocchi negli Stati Uniti è cresciuta in pochi mesi del 4%.

di Sergio Cotti
04 dicembre 2019 | 12:51
 

L’appello del presidente del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano è accorato: «È importante che l’Unione Europea - dice Nicola Bertinelli - risponda alle minacce di Trump unita e senza chinare la testa». A preoccupare le aziende italiane del settore caseario non sono soltanto i rincari applicati ad ottobre (che hanno già fatto calare le esportazioni del 20%), ma anche la notizia, diffusa questa mattina dalla Coldiretti, di un’impennata della produzione di falsi formaggi italiani in Usa, cresciuta del 4% in pochi mesi. È l’ennesima conseguenza di un provvedimento, quello di aumentare i prezzi dei prodotti italiani negli Stati Uniti, che sta allontanando le eccellenze nostrane dalle tavole degli americani, mettendo in crisi l'intero comparto dell'agroalimentare italiano.

Il prezzo del Parmigiano Reggiano in Usa è aumentato del 25% (False Dop in crescita negli Usa Bertinelli: L’Europa non ci lasci soli)
Il prezzo del Parmigiano Reggiano in Usa è aumentato del 25%

«La permanenza di una normativa che permette l’utilizzo di termini che evocano l’italianità - dice Bertinelli - insieme ai dazi che spostano sempre più in alto il prezzo del prodotto, dà spazio a prodotti che si pensano italiani, ma che non lo sono. Il problema - aggiunge - è che il consumatore non è perfettamente informato: due americani su tre, infatti, sono convinti di acquistare prodotti Made in Italy, che di fatto non lo sono. E così facendo, viene ingannato».
 
A beneficiare di questa situazione è la lobby dell’industria casearia Usa (CCFN) che - sottolinea la Coldiretti - ha esplicitamente chiesto con una lettera di imporre tasse alle importazioni di formaggi europei al fine di favorire l’industria del falso Made in Italy e costringere l’Unione Europea ad aprire le frontiere ai tarocchi a stelle e strisce. Le brutte copie dei prodotti caseari nazionali hanno avuto una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni raggiungendo complessivamente nel 2018 i 2,5 miliardi di chili realizzata per quasi i 2/3 in Wisconsin e California mentre lo Stato di New York si colloca al terzo posto.

In caso di aumento dal 25 al 100% delle tariffe applicate all’importazione di alimentari Made in Italy inseriti nella black list decisa dalla Rappresentanza Usa per il commercio, prodotti già colpiti come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello sarebbero completamente fuori mercato.

Nicola Bertinelli (False Dop in crescita negli Usa Bertinelli: L’Europa non ci lasci soli)
Nicola Bertinelli

E dire che fino a qualche mese fa il mercato statunitense era considerato quello a maggiore vocazione di crescita futura. «Avevamo stimato un raddoppio delle esportazioni da qui al 2025 - ammette Bertinelli - ma ovviamente tutto questo non avverrà nel momento in cui i dazi dovessero permanere. Quello che il Governo americano ha dimostrato, rivolgendosi direttamente ai singoli Paesi, è che non vede l’Europa come interlocutore». Da qui la sua richiesta di un intervento da parte dell’Unione: «Secondo me lo ha fatto per indebolire la nostra risposta, per questo sarebbe un gravissimo errore se l’Unione Europea non prendesse in mano questa situazione».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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