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I percorsi del Radicchio di Chioggia per sostenere il turismo in Veneto

L’eccellenza veneta è al centro di una campagna europea di comunicazione che promuove i prodotti Dop e Igp. Un passaggio fondamentale per sostenere anche il settore del turismo gastronomico.

 
28 novembre 2019 | 11:05

I percorsi del Radicchio di Chioggia per sostenere il turismo in Veneto

L’eccellenza veneta è al centro di una campagna europea di comunicazione che promuove i prodotti Dop e Igp. Un passaggio fondamentale per sostenere anche il settore del turismo gastronomico.

28 novembre 2019 | 11:05
 

La campagna europea di comunicazione e promozione dei prodotti a marchio Dop e Igp prosegue il suo programma di attività, accompagnata dal messaggio di impatto “L’Europa firma i prodotti dei suoi territori”. Il programma, che sviluppa le varie attività di informazione e promozione sulla base della stagionalità dei prodotti protagonisti del progetto, persegue lo scopo nel corso dei tre anni di informare e ribadire l’importanza dei marchi di qualità europei che garantiscono genuinità e provenienza certificata degli alimenti.

Il Radicchio di Chioggia (I percorsi del Radicchio di Chioggia per sostenere il turismo in Veneto)

Il Radicchio di Chioggia

A partire dal mese di ottobre, le attività della campagna vedono come protagonista il Radicchio di Chioggia Igp. Proprio per approfondire il valore e le opportunità legate a tale prodotto, si è tenuto a Chioggia un workshop dal titolo “Gli itinerari del radicchio di Chioggia Igp, il prodotto promuove il territorio, prospettive per arricchire e diversificare l’offerta turistica locale”, organizzato dal Consorzio di tutela radicchio di Chioggia Igp.

Al centro è stato posto un tema strategico, ossia l’importanza che riveste il fattore enogastronomico nel determinare le scelte turistiche. Basti pensare che motiva un viaggiatore su due (48%) a venire in Italia (Ispos-Enit 2017) ed è prioritario anche per i turisti italiani, visto che quasi due su tre (63%) ritengono importante la presenza di un’offerta legata al cibo per scegliere i propri viaggi (Primo rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2018 Università di Bergamo).

L’enogastronomia accresce, dunque, il ruolo che i prodotti a marchio hanno nel loro territorio di appartenenza e aumenta anche l’impegno dei Consorzi nel portare avanti progettualità che vanno dall’educazione alimentare alla valorizzazione delle vere eccellenze del mondo rurale. Un processo che trova nel legame tra “beni culturali” e prodotti Dop/Igp un connubio strategico per lo sviluppo di interi territori attraverso il “turismo lento”. Per questo il focus del workshop è stata la creazione di itinerari turistici all’interno dell’area di produzione del radicchio di Chioggia Igp, come elementi per accrescere l’informazione legata alla produzione e alla trasformazione del radicchio e come proposta per integrare l’offerta turistica della laguna Sud e del Delta del Po veneto.

Il Radicchio di Chioggia Igp è infatti un prodotto che presenta delle caratteristiche uniche nel suo genere. Si riconosce per il suo cespo tondeggiante e compatto, con foglie di colore rosso più o meno intenso e con nervature centrali e secondarie bianche. È noto per il suo sapore gradevolmente amarognolo e per la sua consistenza croccante. Sebbene da crudo mantenga intatto tutto il suo carico di vitamine, il Radicchio di Chioggia Igp può essere consumato in moltissime preparazioni gastronomiche: dalle insalate miste e pinzimoni ai risotti; grigliato ai ferri o saltato in padella o come base per moltissime ricette. Inoltre, è ideale tutto l’anno, dalla primavera all’inverno inoltrato! È povero di calorie e ricco di acqua, vitamine e sali minerali, in particolare potassio, calcio e fosforo, è un buon apportatore di fibre, favorisce la digestione e aiuta le funzioni epatiche. Infine, la peculiarità del Radicchio di Chioggia sta nelle sostanze che gli conferiscono il suo tipico colore rosso vivido: le antocianine, che esercitano una funzione protettiva nel nostro organismo.

Sono quindi numerose le qualità del Radicchio di Chioggia Igp che rendono questo ortaggio unico e imprescindibilmente legato ad una delimitata area di produzione: può essere infatti coltivato solo in dieci comuni delle province di Venezia, Padova e Rovigo e nel rispetto di un preciso Disciplinare di Produzione che garantisce il consumatore sull’origine e la sicurezza del prodotto. Nell’ambito della campagna europea che mira a informare e sensibilizzare i consumatori sulle qualità e le caratteristiche del Radicchio di Chioggia Igp le attività sono iniziate nel mese di ottobre.

In particolare dal 15 al 30 novembre sono state organizzate delle attività dedicate al prodotto presso i punti vendita Unes. Insieme al Radicchio di Chioggia Igp, i prodotti protagonisti per l’Italia della campagna di comunicazione sono l’asparago Verde d’Altedo Igp, la ciliegia di Vignola Igp, la Pesca e la Nettarina di Romagna, l’insalata di Lusia Igp, la Pera dell’Emilia-Romagna Igp, il Radicchio Rosso di Treviso Igp e Variegato di Castelfranco Igp.

La campagna è finanziata dall’Unione Europea e per la parte italiana dai Consorzi della Pera dell’Emilia-Romagna (capo fila del progetto), dell’Asparago Verde d’Altedo Igp, della Ciliegia di Vignola Igp, della Pesca e la Nettarina di Romagna Igp, dell’Insalata di Lusia Igp, del Radicchio Rosso di Treviso Igp e Variegato di Castelfranco Igp e del Radicchio di Chioggia Igp.

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