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L’Agnello Gallese sfida la Brexit e torna sulle tavole italiane

 
13 settembre 2019 | 16:23

L’Agnello Gallese sfida la Brexit e torna sulle tavole italiane

13 settembre 2019 | 16:23
 

La ripresa delle esportazioni della carne ovina made in Galles coincide con un momento delicato per la vita politica del Regno Unito, ma la situazione non spaventa i rappresentanti del comparto zootecnico d’Oltremanica.

Nonostante l’incertezza legata al tema Brexit, si preannuncia un anno ricco di importanti novità per l’Agnello Gallese Igp, a conferma che la carne ovina made in Wales è sempre più apprezzata dai consumatori e dai professionisti del settore.

Agnelli gallesi al pascolo (L’Agnello Gallese sfida la Brexit e torna sulle tavole italiane)
Agnelli gallesi al pascolo

«Regno Unito ed Europa sono da sempre partner commerciali, anche nell’agroalimentare - afferma Jeff Martin, responsabile per il mercato italiano di HCC, l’Ente promotore delle carni rosse gallesi -. Una Brexit no deal non gioverebbe né alla Gran Bretagna né all’Ue. Siamo pertanto fiduciosi che arriveremo a un accordo».

Il parlamento di Westminster ha approvato da poco una legge anti no deal costringendo Boris Johnson a chiedere una proroga della Brexit fino a gennaio 2020, una decisione che ha trovato d’accordo anche il Parlamento Europeo. «La pressione sul Primo Ministro per arrivare all'accordo è ora così grande che dovrà fornirne una soluzione positiva a medio termine - precisa Martin - e questo garantirà le esportazioni del Regno Unito per almeno due anni».

Nel 2018 le esportazioni di Welsh Lamb e Welsh Beef hanno contribuito per 187,6 milioni di sterline all'economia gallese, in gran parte concentrate nel periodo settembre-dicembre data la stagionalità della carne ovina, vero fiore all’occhiello del comprato zootecnico del Galles. Durante la prima settimana del novembre dello scorso anno, circa 37mila carcasse di agnello dal sono state esportate dal Galles all'Ue.

Oltre un terzo della produzione gallese di carne ovina e circa un ottavo di quella bovina sono destinate all'estero, con i paesi della Comunità Europea che rappresentano oltre il 90% del commercio. Prosegue Martin: «Hcc ha lavorato duramente negli ultimi anni per ottenere l'accesso a nuovi mercati, con notevoli successi in Asia e Medio Oriente, ma è irrealistico pensare che questi nuovi sbocchi possano sostituire le relazioni commerciali con l’Europa».

Grazie alle sue condizioni ideali, il Galles conta circa 11 milioni di ovini. Non stupisce quindi che il Galles sia conosciuto in tutto il mondo per la sua carne di agnello. Qui si alleva il più alto numero di ovini rispetto a qualsiasi altra regione d'Europa e in nessun altro paese la carne ovina riveste un ruolo così determinante nella cucina, nella cultura e nella società, impiegando migliaia di persone in tutto il Galles.

«Anche quest’anno - conclude Martin - i consumatori italiani potranno trovare l’Agnello Gallese Igp nei principali supermercati d’Italia, nelle macellerie di fiducia e nei menù di molti ristoranti. La stagione dell’Agnello Gallese inizia proprio a settembre e prosegue fino alla fine dell’anno. La qualità che offriamo è sempre la stessa, ormai riconosciuta da molti estimatori. Una garanzia di gusto, tenerezza e provenienza che non ha eguali».

In Galles, infatti, gli ovini crescono in armonia con l’ambiente circostante e si riproducono nei tempi previsti dalla natura: nascono nella stagione estiva, quando trovano molta acqua fresca e abbondanti prati rigogliosi che li nutrono in abbondanza e, in questo modo, vivono alimentandosi con il cibo che la natura ha da sempre previsto per loro. Il risultato è una carne gustosa, saporita e tenera che ha saputo conquistare con semplicità i consumatori di tutta Italia.

Per informazioni: www.agnellogallese.it

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