Durante l'incontro “Fact checking: i danni della #Sugartax su imprese e cittadini, senza risultati per la salute”, organizzato da Assobibe nell'ambito di Tuttofood 2025, imprese, rappresentanti sindacali, esperti e istituzioni hanno espresso una posizione netta contro l'introduzione della Sugar tax in Italia. Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, ha aperto l'evento sottolineando le criticità legate alla misura fiscale: «L'entrata in vigore della tassa, prevista tra poche settimane, rappresenta un grande motivo di preoccupazione per le nostre imprese. Serve una decisione definitiva per consentire una programmazione adeguata in vista della stagione estiva».

A Tuttofood si è tenuto un incontro sulla sugar tax
Una tassa ritenuta inefficace dal punto di vista sanitario
Dal punto di vista scientifico e nutrizionale, la Sugar tax non è considerata uno strumento efficace nella lotta a obesità e sovrappeso, secondo quanto affermato dalla biologa nutrizionista Silvia Ambrogio. «L'obesità è una patologia complessa e multifattoriale. Colpire un solo gruppo di prodotti non porta risultati. Serve invece promuovere una cultura alimentare equilibrata». A supporto di questa posizione sono stati citati studi internazionali e il parere della Commissione Europea, secondo cui la tassa non ha prodotto effetti positivi nei Paesi che l'hanno adottata. In alcuni casi, si è osservato persino un aumento dell'apporto calorico.

La Sugar tax non è considerata uno strumento efficace nella lotta a obesità e sovrappeso
Sul fronte economico, la tassa preoccupa per l'impatto che avrà sulla filiera. Savio Boarini, amministratore unico di Tomarchio Bibite, ha evidenziato come le PMI del settore siano già sotto pressione a causa dell'aumento dei costi e della diminuzione dei consumi. «La Sugar tax mette a rischio la nostra sopravvivenza e con essa il patrimonio rappresentato dagli agrumi siciliani, con cui realizziamo prodotti biologici legati al territorio». Secondo i dati presentati, si prevede una perdita del 10% del fatturato, una riduzione del 16% delle vendite e un calo degli investimenti per oltre 46 milioni di euro, con conseguente diminuzione degli acquisti di materie prime italiane per circa 400 milioni.
A rischio anche l'occupazione nel settore
Il tema occupazionale è stato sollevato da Michele Tartaglione, segretario nazionale UILA, che ha parlato di un possibile taglio di oltre 5.000 posti di lavoro. «La Sugar tax rappresenta un pericolo reale per la tenuta occupazionale del comparto, in contraddizione con gli obiettivi di crescita del tasso di occupazione nel nostro Paese». Anche Bruno Ferroni, docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ha evidenziato i danni potenziali all'export e alla competitività del Made in Italy. «Servono misure di supporto alle imprese, non freni allo sviluppo», ha affermato.

In Italia i consumi di bevande analcoliche sono tra i più bassi d’Europa
Le imprese del settore hanno ricordato come in Italia i consumi di bevande analcoliche siano tra i più bassi d'Europa, con una media di 54 litri annui pro capite. Inoltre, da anni è in atto un trend di riduzione dello zucchero nei prodotti, grazie agli accordi tra Assobibe e il Ministero della Salute. «Negli ultimi dieci anni abbiamo ridotto del 41% la quantità di zucchero immessa al consumo», ha precisato Pierini. Le aziende hanno anche adottato misure volontarie come l'esclusione del marketing rivolto ai minori di 13 anni e il divieto di vendita di soft drink nelle scuole primarie.
L'appello finale: rinviare o cancellare la tassa
In chiusura, un video messaggio dell'onorevole Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, ha confermato la posizione dell'attuale Governo: «Questa tassa, voluta dai governi precedenti, non porta vantaggi economici né salutistici. Il Governo deve sostenere le imprese e non imporre diete coercitive». Tutti i partecipanti all'incontro hanno condiviso la richiesta di annullamento o rinvio di almeno 12 mesi della Sugar tax, ritenuta una misura inefficace e dannosa per uno dei comparti più rappresentativi del Made in Italy.