Torna con una formula rinnovata Acetaie Aperte 2025, l’evento che celebra due tra i tesori più iconici dell’enogastronomia italiana: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP. Per la sua 24ª edizione, l’iniziativa si estende per un’intera settimana, dal 26 settembre al 4 ottobre, con un ricco programma fatto di degustazioni, visite guidate, eventi culturali e musica.

Acetaie Aperte 2025 è l’evento che celebra l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP
«Quest’anno le Acetaie Aperte dureranno una settimana,» ha spiegato Enrico Corsini, presidente del Consorzio Le Terre del Balsamico, «aprendo con la Bohème al Teatro Comunale e chiudendo con la cena di gala e la premiazione delle Batterie d’Eccellenza al Museo Enzo Ferrari».
Oltre 40 Acetaie aperte al pubblico tra Dop e Igp
Durante il weekend centrale dell’evento, saranno più di 40 le acetaie modenesi ad accogliere i visitatori, offrendo un viaggio autentico nei luoghi di produzione dell’Aceto Balsamico. Dai sottotetti storici alle aziende agricole più contemporanee, sarà possibile scoprire la maestria che si cela dietro ogni goccia del prezioso condimento. «Domenica sarà come da tradizione la giornata delle visite,» aggiunge Federico Desimoni, direttore del Consorzio Le Terre del Balsamico «mentre il sabato sarà dedicato all’approfondimento culturale e turistico legato al balsamico.»
Cultura e gusto: il connubio al centro della Settimana Balsamica
Acetaie Aperte 2025 non è solo degustazione. L'evento si intreccia con la cultura e l'identità del territorio grazie a collaborazioni d’eccellenza, come quella con il Modena Belcanto Festival e la Biblioteca Civica Antonio Delfini.

Enrico Corsini, presidente del Consorzio Le Terre del Balsamico,
Due i cortometraggi inediti in programma, che esprimono il legame fra balsamico e arti: uno sull’Aceto Balsamico Tradizionale DOP associato al canto lirico, l’altro sull’Aceto Balsamico IGP legato alla danza contemporanea. «Il messaggio che vogliamo trasmettere,» ha sottolineato Desimoni, «è che Modena è la capitale assoluta del Balsamico, unica e inimitabile.»
Il turismo enogastronomico al centro di un nuovo progetto di ricerca
La settimana del Balsamico sarà anche l’occasione per presentare un’importante ricerca sul turismo enogastronomico legato al Balsamico di Modena, curata dalla prof.ssa Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.

Federico Desimoni, direttore del Consorzio Le Terre del Balsamico
«Studieremo le esigenze e le aspettative dei turisti che vengono a Modena per il balsamico,» ha spiegato Desimoni, «per costruire percorsi esperienziali sempre più su misura.»

Modena, capitale del gusto e della cultura Dop e Igp
Con il primato nazionale di prodotti Dop e Igp, Modena si conferma territorio simbolo della qualità agroalimentare italiana. Acetaie Aperte rappresenta non solo una vetrina internazionale per il Balsamico di Modena, ma anche uno strumento efficace per promuovere tutto il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico della provincia.

il Balsamico di Modena è anche uno strumento efficace per promuovere il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico della provincia
Dal Duomo di Modena, Patrimonio Unesco, alle celebri case automobilistiche, dai ristoranti stellati ai teatri lirici: ogni angolo della città è parte di una narrazione dove il cibo è cultura, identità e accoglienza. «Vi aspettiamo a Modena per vivere una vera esperienza balsamica,» conclude Desimoni. «Un viaggio tra gusto, emozione e bellezza.»
Per informazioni visitare i siti dei consorzi Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Aceto Balsamico di Modena IGP