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Olio evo, un tesoro nascosto dietro un linguaggio spesso criptico

Il linguaggio tecnico nel comparto alimentare confonde i consumatori. Semplicità e chiarezza, come per l'olio extravergine, sono essenziali per valorizzare la qualità dei prodotti

di Matteo Scibilia
Responsabile scientifico
 
05 agosto 2024 | 15:51

Olio evo, un tesoro nascosto dietro un linguaggio spesso criptico

Il linguaggio tecnico nel comparto alimentare confonde i consumatori. Semplicità e chiarezza, come per l'olio extravergine, sono essenziali per valorizzare la qualità dei prodotti

di Matteo Scibilia
Responsabile scientifico
05 agosto 2024 | 15:51
 

Il dibattito sull'olio extravergine di oliva è tornato al centro dell'attenzione, sollevando interrogativi sull'uso corretto di questo prezioso ingrediente in cucina e sull'importanza di una comunicazione chiara e comprensibile. Durante il convegno "Olio Officina" alla Fabbrica del Vapore di Milano, è emerso che uno dei principali problemi risiede nella mancanza di una cultura diffusa sull'olio extravergine sia tra i professionisti della ristorazione che tra i consumatori. Molti cuochi, infatti, non conoscono a fondo le differenze tra i vari tipi di olio e il loro corretto utilizzo, mentre i consumatori si trovano spesso disorientati di fronte a etichette ricche di termini tecnici e informazioni talvolta contraddittorie.

Olio evo, un tesoro nascosto dietro un linguaggio spesso criptico

Semplicità e chiarezza, come per l'olio evo, sono essenziali per valorizzare la qualità dei prodotti

Chiarezza in bottiglia: la necessità di un linguaggio semplice per l'olio evo (e non solo)

Questo problema di comunicazione non è unico al comparto dell'olio extravergine, ma si estende a molti altri prodotti alimentari. Il cibo è cultura, ma anche business, e il linguaggio che lo circonda è spesso ricco di tecnicismi e termini poco chiari, rispondendo più a logiche di mercato che a esigenze di chiarezza. Ad esempio, la "carne scottona" o l'olio "coltivato, franto e spremuto" all'estero ma confezionato in Italia sono esempi di come il marketing possa distorcere la realtà. Questo fenomeno si osserva anche nel mondo del vino, dove i sommelier, con il loro lessico sofisticato, rischiano di creare una barriera tra il prodotto e il consumatore.

Come sottolineato durante l'evento, la semplicità dovrebbe essere l'obiettivo primario: un buon prodotto si racconta da solo, senza bisogno di orpelli linguistici. Promuovere una maggiore conoscenza e consapevolezza sull'olio evo, sia tra i professionisti della ristorazione che tra i consumatori, è essenziale per superare le barriere comunicative e valorizzare realmente la qualità di questo prezioso ingrediente.

L'olio extravergine, un tesoro da scoprire

In merito all'olio extravergine d'oliva, è fondamentale conoscere alcuni concetti basilari:

  • Origine: l'olio extravergine d'oliva italiano è un prodotto di eccellenza, ma è importante verificare l'annata di produzione e l'origine delle olive.
  • Conservazione: l'olio va conservato in luogo fresco e buio, al riparo dalla luce e dall'aria, per preservarne le proprietà organolettiche.
  • Utilizzo in cucina: l'olio extravergine d'oliva ha un punto di fumo di circa 180°C, quindi è ideale per la cottura a bassa temperatura o a crudo, per valorizzarne il sapore.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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