Era il 1890 quando Lorenzo Barbera trasferì la sua attività agricola da Menfi a Palermo, in 300 ha nella piana dei Colli che allora era campagna di agrumeti e oliveti e ora è centro urbano. Nel 1894 assieme ai Florio fondò la Società degli Oleifici Siciliani, oggi Premiati Oleifici Barbera, che grazie alle navi dei Florio e alla bontà dell'olio esportava all'estero, Usa specialmente. Da allora ad oggi ne è passata acqua sotto i ponti, anzi meglio olio nei frantoi. Il patron attuale è Manfredi Barbera, alla quarta generazione in attesa che i figli Lorenzo e Carlo ne diventino la quinta. Per quei pochi che non lo conoscono Manfredi Barbera è l'imprenditore anzi il personaggio più noto e autorevole nel mondo dell'olio extravergine d'oliva siciliano e non solo, commercializza circa cinque milioni di evo di qualità. Gli uffici e la sede sono a Palermo, il sito industriale/artigianale a Custonaci (Tp), quelli produttivi a Castelvetrano (Tp), Sciacca (Ag), Motta S. Anastasia (Ct), Buccheri (Sr), Mistretta (Me).
Manfredi Barbera, patron di Premiati Oleifici Barbera, con tutti i suoi collaboratori
Premiati Oleifici Barbera, un'eccellenza della Sicilia e del made in Italy
Premiati Oleifici Barbera commercializza oltre cinque milioni di litri di evo di cui due milioni ricavati in Sicilia, gli altri con selezioni italiane e mediterranee. Con una presenza in 40 Paesi e 7 importanti certificazioni Dop e Igp, incarna appieno i valori del Made in Italy nel mondo. Il frantoio a Custonaci, oltre ad essere orientato verso la produzione di qualità, è vocato alla sperimentazione con 4 tipi di frangitore: a martelli, a dischi, a cilindri, con denocciolatore, per cui si può usare il più indicato secondo le caratteristiche delle olive. Per la secolare attività e per i prestigiosi premi e riconoscimenti ottenuti, l'azienda è stata qualificata quale “Marchio storico di interesse nazionale”. Altro pregio di Manfredi Barbera è la convinzione che l'oggi e il futuro dell'olivicoltura isolana, fortemente parcellizzata ed individualista, risieda nell'aggregazione, nell'unione dei produttori e dei frantoiani, così nel 2011 fonda il Cofiol, Consorzio Filiera Olivicola, che comprende oltre 200 aziende agricole e 50 frantoi, proseguendo un lavoro di aggregazione di filiera iniziato nel 2001. Oltre l'aggregazione sono necessari l'assistenza e la formazione quindi fonda O.R.O. Sicilia, Organizzazione Regionale Olivicoltori. Insomma Manfredi, oltre ad un premiatissimo produttore, conosciuto ormai in tutto il mondo, è un profondo conoscitore della situazione olearia della Sicilia, della Nazione, del Mediterraneo oltre ad espertissimo assaggiatore.
La conferenza stampa per i 130 anni di Premiati Oleifici Barbera
Quest'anno quindi è ricaduto il 130° anniversario della fondazione dell'azienda e Barbera lo ha festeggiato con un grande evento che ha compreso una conferenza stampa in cui hanno relazionato politici ed amministratori che nei vari aspetti si interessano di olio. Ha moderato il tavolo con signorilità e professionalità la giornalista Nadia La Malfa. Ad iniziare, Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio, che ha affermato: «Barbera ormai si identifica con l'olio extravergine, non solo per la qualità anche per la sua incessante attività svolta ad alzare complessivamente il target di tutti i produttori siciliani». Subito dopo il suo intervento, Nadia La Malfa ha comunicato una sintesi dei premi ricevuti durante la secolare attività tra cui spiccano i recenti e prestigiosissimi Sofi Awards dalla Specialty Food Association ottenuti in questi due ultimi anni consecutivi, un record. Guido Barcellona, funzionario della Camera di Commercio, ha sottolineato che in pratica Oleifici Barbera ha accompagnato i 205 anni di attività dell'Ente; nasceva negli stessi anni la tour Eiffel e nasceva Barbera che è diventata azienda all'avanguardia, attenta al mercato, seguace dei principi del Total Quality Management. L'assessore comunale alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti ha portato poi i saluti del sindaco Roberto La Galla, impossibilitato a partecipare a causa di sopravvenuti impegni. Ha lodato la capacità lavorativa di eccellenza della famiglia Barbera che giunta già alla quarta generazione cresce esponenzialmente quando è provato che nella normalità se alla prima generazione un'azienda fa 100, alla seconda fa 50, alla terza addirittura il 17%.
Manfredi Barbera insieme alla sua famiglia
Ha preso poi la parola Manfredi Barbera che con brio e contemporaneamente malcelata commozione ha raccontato la storia della sua famiglia a cominciare dal bisnonno Lorenzo che si trasferisce a Palermo nella villa che sarà Barbera in mezzo a 300 ettari di agrumeti e oliveti. Campione di scherma vinse un importante torneo internazionale per cui Re Umberto gli donò a ricordo il suo orologio d'oro da taschino. Orologio che è diventato il simbolo della guida della famiglia, tramandato ad ogni figlio che prendeva le redini dell'azienda. Con Lorenzo si vinsero i primi più importanti premi internazionali che lanciano Oleifici Barbera nel mondo. È del 1910 l'intuizione di confezionare, primi al mondo, l'evo in una bottiglia di vetro. A Lorenzo succede negli anni 30 il figlio Manfredi, senior per distinguerlo, detto Il Colonnello per il rigore e la dedizione al lavoro, che per la sua competenza fu nominato arbitro del Consiglio Oleico Internazionale. Gli anni 50 furono del boom economico e l'olio Barbera, anche nella prima versione “non filtrato”, entra nelle case degli italiani. Gli anni 70 vedono la terza generazione in Lorenzo Jr da tutti chiamato Renzino che oltre all'olio si dedica alla poesia, alla letteratura, allo spettacolo, diventando famoso come attore ed autore. Infine negli anni 80 arriva Manfredi, il figlio, che la passione per gli ulivi, per l'olio ce l'ha nel sangue, unita a competenza, attitudine, volontà lavorativa, capacità imprenditoriale, attenzione alla comunicazione tanto da portare Premiati Oleifici Barbera ad azienda leader del settore. Il suo motto “mente industriale e cuore artigianale”. Il futuro, non lontano sarà nelle mani e nelle capacità dei giovani figli Lorenzo e Carlo che sotto la sapiente guida del padre sapranno continuare e magari ampliare i successi attuali. Manfredi si è poi soffermato sul marchio aziendale che racchiude l'essenza dell'azienda nelle parole Palermo, perché lì iniziò questa avventura, e Casa perché per i Barbera non è stata un'azienda bensì una vera e propria casa che ha coinvolto tutta la famiglia. Ha sottolineato che nel marchio iniziale, che anche oggi viene riportato in alcune etichette, è raffigurata l'aquila, simbolo di Palermo e spesso la Trinacria che rappresenta la Sicilia. Insomma Manfredi si sente vero ambasciatore della sicilianità nel mondo intero.
Ha preso poi la parola Giusi Mistretta, neo commissario dell'Irvo, Istituto regionale del vino e dell'olio, che ha ricordato come dal 1950 l'Istituto si occupa di olio fino ad arrivare nell'attualità ad ente di certificazione e ricerca; evidenzia l'importanza della promozione nelle manifestazioni e nelle fiere, e dell'olio-turismo che sempre più sta prendendo piede. L'assessore regionale dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea Salvatore Barbagallo ha riportato l'attenzione dell'assessorato anche per l'olivicoltura di qualità, con bandi del PSR Sicilia tra cui la sottomisura 5.1 con strumenti per prevenire i danni da siccità e un futuro bando che prevede interventi fino a 300.000 €/az. per la meccanizzazione. Ha infine concluso Manfredi Barbera che ha ricordato come la Sicilia sia la culla della biodiversità del Mediterraneo, che la produzione di olive nell'Isola e in Italia copre nemmeno il 50% del fabbisogno di evo e che quindi si devono piantare più ulivi, che le misure pubbliche devono favorire la piantagione con criteri moderni in situazioni e sesti atti alla raccolta meccanica, unico sistema per ridurre drasticamente i costi della raccolta ormai diventati insostenibili di fronte agli analoghi in Tunisia, Spagna, Grecia.
Alla festa dei 130 anni di Premiati Oleifici Barbera anche Al Bano e Arisa
L'evento, anzi la celebrazione, ha previsto la sera uno spettacolo ad inviti presso l'importante Teatro Politeama di Palermo, presentato da un'elegante e sempre brillante Nadia La Malfa. Lo spettacolo è iniziato con un video scritto e recitato dall'attore Salvo Piparo. La celebrazione della dinastia Barbera è poi continuata con un video ricco di immagini, interviste familiari, riprese ambientali che ne hanno illustrato la storia. Anche un'intervista in diretta e in scena a Manfredi ha completato la storia con aneddoti. Lo spettacolo vero e proprio ha compreso un recital di successi storici e novità della cantante Arisa per concludersi con un repertorio da parte di Al Bano, paglietta in testa.
Tra gli ospiti della festa dei 130 anni di Premiati Oleifici Barbera anche Al Bano
Entrambi, che hanno entusiasmato il folto pubblico, sono stati scelti da Manfredi per il loro trascorso familiare e personale nell'agricoltura. Manfredi ha voluto fortemente che questo anniversario, questo traguardo non usuale, questo evento costituisse la celebrazione della famiglia, del marchio, dell'attività agricola-industriale di un'azienda, anzi di una casa che dobbiamo considerare come orgoglio della Sicilia e dell'Italia.
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