Il 60% del consumo globale di prodotti ittici proviene dall’acquacoltura e il trend è in crescita. Un dato dal peso rilevante, anche culturale, che mette in evidenza una realtà per molti sconosciuta. Per questo nel nostro Paese si sta facendo conoscere l’Asc Aquaculture Stewardship Council, un’organizzazione non governativa fondata nel 2010 dal Wwf Paesi Bassi e da Idh Sustainable trade initiative. Sviluppa un programma per trasformare l’allevamento ittico a livello globale e promuovere il miglior rendimento dell’acquacoltura verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale.
Nel mondo sono oltre 2 milioni le tonnellate di prodotti ittici certificati Asc
Acquacoltura, gli standard Asc coprono 17 gruppi di specie
I prodotti ittici allevati in modo responsabile permettono di dimostrare ai consumatori che è stato minimizzato o eliminato l'impatto sociale e ambientale dell'acquacoltura. La certificazione in accordo con gli standard Asc permette di applicarne il marchio sul packaging dei prodotti. Ci sono attualmente undici standard Asc che coprono 17 gruppi di specie e anche uno standard comune Asc-Msc Marine stewardship council per le alghe. Per essere certificati gli allevatori devono rispettare una serie di requisiti che riguardano la pianificazione, lo sviluppo e il corretto funzionamento del sistema di produzione in acquacoltura. Viene certificata la filiera completa. Al momento, soltanto sette aziende in Italia hanno completato con successo il percorso di certificazione.
È rilevante sottolineare che, in base alla rigorosità degli standard e alla potenziale domanda di mercato per prodotti ittici certificati, solo il 25% dell’acquacoltura globale potrebbe riuscire a raggiungere la certificazione. Per questo motivo ASC ha sviluppato l’Improver Programme, un programma per supportare i piccoli allevatori ittici a migliorare le proprie pratiche verso una maggiore responsabilità ambientale e sociale.
Desirée Pesci, Market development manager Italy Asc
Oggi i prodotti ittici con il marchio Asc sono disponibili per i consumatori in più di 100 Paesi. Lo sviluppo italiano è finalizzato a coinvolgere sempre più la filiera dell’allevamento ittico nazionale, sensibilizzare la componente retail e comunicare ai consumatori i valori che caratterizzano e distinguono la certificazione. Secondo una recente indagine di Asc l’Italia ha la più alta percentuale di consumatori (82%) che optano per prodotti sostenibili quando c’è la possibilità di scegliere e il 48% degli italiani intervistati sostiene che quando acquista pesce cerca e chiede quello di provenienza sostenibile.
Asc, gli standard più solidi con requisiti basati su dati scientifici
«La certificazione Asc - ha spiegato presso il ristorante Raw di Milano Desirée Pesci, market development manager Italy Asc - costituisce il principale schema di riferimento per l’acquacoltura responsabile a livello internazionale, perché ha gli standard più solidi con requisiti basati su dati scientifici. Standard che attestano l’effettiva sostenibilità dell’intera filiera: metodi di allevamento, mangimi utilizzati, caratteristiche dell’allevamento in rapporto alle risorse umane coinvolte e all’ambiente». In Italia prodotti ittici che riportano il marchio Asc su prodotti private label sono già presenti in diverse catene della Gdo. In crescita anche l’attenzione del canale Horeca.
Orata, insalata di finocchi e agrumi al ristorante Raw di Milano
Asc, certificati in italia Waterhouse Spa e Nieddittas
Tra gli allevamenti italiani certificati Asc Waterhouse Spa e Nieddittas. «Preservare l’ecosistema marino minimizzando l’impatto delle attività produttive, rispettare il benessere e lo stato sanitario degli animali allevati, nonché il benessere del personale impiegato sono aspetti imprescindibili su cui Waterhouse Spa ha sviluppato e sviluppa costantemente l'intera filiera delle specie ittiche allevate presso i propri impianti off shore: spigole, orate e ombrine boccadoro. È per tali motivi che l'azienda ha deciso di abbracciare, come primi in Italia per le specie di interesse, la mission di Asc aderendo agli standard di certificazione Asc Farm e Asc Chain of Custody», ha sottolineato Loredana Guariniello, Responsabile assicurazione qualità di Waterhouse Spa.
Riso con cozze Nieddittas, limone, origano, crumble di pane
Le ha fatto eco Cristiana Mura, Team qualità e sicurezza alimentare Nieddittas. «Come prima realtà a conseguire la certificazione Asc per la molluschicoltura siamo molto felici di prendere parte a questa giornata che è anche un’occasione per presentare la realtà di Nieddittas e il valore aggiunto che la certificazione Asc apporta al suo operato. Quello dell’ottenimento della certificazione per i nostri vivai presenti nel Golfo di Oristano è stato un grande traguardo e l’impegno che ne consegue è far conoscere il significato di un riconoscimento così importante per la nostra realtà. Il lavoro compiuto da Nieddittas non è stato facile e veloce, ci siamo cimentati in ambiti sicuramente pionieristici e aver superato tutti gli step per arrivare alla certificazione ci rende orgogliosi».