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Dl Rilancio, 16 miliardi per la Cig Fondo perduto per bar e ristoranti

Prime indiscrezioni sul decreto che farà ripartire l’Italia. Pmi sostenute con fondo perduto e crediti tra il 30 e il 60%. La cassa integrazione in deroga e il fondo salariale saranno prolungati per 9 settimane. Focus poi sulla sanità, sui dispositivi di protezione e sui posti letto - soprattutto di terapia intensiva - che aumenteranno strutturalmente .

 
10 maggio 2020 | 17:58

Dl Rilancio, 16 miliardi per la Cig Fondo perduto per bar e ristoranti

Prime indiscrezioni sul decreto che farà ripartire l’Italia. Pmi sostenute con fondo perduto e crediti tra il 30 e il 60%. La cassa integrazione in deroga e il fondo salariale saranno prolungati per 9 settimane. Focus poi sulla sanità, sui dispositivi di protezione e sui posti letto - soprattutto di terapia intensiva - che aumenteranno strutturalmente .

10 maggio 2020 | 17:58
 

Il Governo sta stilando la nuova manovra denominata Dl Rilancio perchè sarà quella che, almeno economicamente, dovrà sostenere l'Italia a ripartire dopo l'emergenza covid-19.

FONDO PERDUTO PER PMI - Buone notizie per le Pmi tra cui rientrano anche bar e ristoranti: previsto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita Iva, con ricavi non superiori a 5 milioni di euro. Tra i beneficiari dell'intervento anche gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Ad avere accesso al contributo, oltre al tetto di 5 milioni di ricavi, anche quelle imprese il cui fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Il contributo dunque, su queste basi, è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. La predetta percentuale è del 25%, 20% e 15% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori rispettivamente a centomila, quattrocentomila e cinque milioni di euro, nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto.

Dl Rilancio, no iva su mascherine 16 miliardi in più per la Cig

Il Governo prepara il rilancio del Paese

Scelte mirate anche per la cassa integrazione in deroga: in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle della commissione Lavoro alla Camera hanno spiegato: «Nel prossimo decreto legge che il governo sta per approvare verranno stanziati più di 16 miliardi per altre 9 settimane di cassa integrazione e assegno del Fondo di integrazione salariale. Un sostegno concreto per milioni di cittadini che, a causa dell'emergenza Coronavirus, stanno attraversando questo momento di estrema difficoltà. Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo: per colpa della crisi nessuno deve perdere il lavoro e l'azione del governo sta andando nella giusta direzione».

AFFITTI NON ABITATIVI -  Quindi Credito d'imposta del 60% dell'ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all'esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. E' quanto prevede all'art.31 la bozza del Dl rilancio. Il credito spetta ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente. Solo alle strutture alberghiere, si legge, il credito di imposta spetta indipendentemente dal volume di affari registrato nell'anno. Credito che invece scende al 30% dei relativi canoni in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all'esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Condizione necessaria è che i soggetti locatari abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente.

STOP IVA SU GEL E MASCHERINE - Reddito di emergenza in due quote, stop all'Iva per i dispositivi di protezione e arruolamenti eccezionali di medici. Queste altre delle nuove misure anti-crisi contenute nella bozza del dl Rilancio. Il reddito di emergenza sarà erogato in due quote da 400 euro l'una e le domande per riceverlo possono essere presentate entro il termine di giugno 2020. Il Rem non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono o hanno percepito un'indennità oppure un reddito di cittadinanza, precisa ancora la bozza. Non si pagherà più l'Iva su alcuni prodotti, indispensabili per affrontare l'emergenza covid-19 e proteggersi dal virus, dai ventilatori polmonari alle mascherine.

LIMITI A RINCARI DISPOSITIVI PROTEZIONE - Limiti ai rincari su mascherine e altri dispositivi di protezione individuale fino al termine della cessazione dello stato di emergenza. In caso di importazione dei dispositivi di protezione individuale di protezione delle vie respiratorie e delle mascherine chirurgiche il prezzo massimo di vendita consigliato è indicato dal soggetto importatore prevedendo un margine di ricarico sulla base di fattori fisiologici di mercato e comunque in ogni caso non superiore al 50% del costo di importazione, si legge nell'articolo della bozza.

Per l’anno 2020 è autorizzato l’arruolamento eccezionale, a domanda, di personale della Marina militare, dell’Aeronautica militare e dell’Arma dei carabinieri in servizio temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno. In particolare è previsto l'arruolamento di 170 tra medici e infermieri militari.

Le Regioni e Province autonome, per l'anno 2020, nei limiti delle risorse disponibili e fermo restando l'equilibrio economico del sistema sanitario, possono incrementare i fondi della contrattazione integrativa per riconoscere, al personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nell'emergenza epidemiologica, un premio, sino a 1.000 euro, commisurato al servizio effettivamente prestato nel corso dello stato di emergenza.

DEROGA JOBS ACT - Nei prossimi due mesi sarà possibile rinnovare o prorogare fino al 30 agosto 2020 i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato. E' quanto prevede la bozza in deroga all'articolo 19 e 21 del Jobs Act del 2015 che prevede che un contratto di lavoro subordinato non possa durare più di trentasei mesi. La decisione è stata presa per far fronte al riavvio delle attività in conseguenza all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Roberto Gualtieri - Dl Rilancio, no iva su mascherine 16 miliardi in più per la Cig
Roberto Gualtieri

STRADE SICURE -  Integrare, per 90 giorni, a decorrere dalla data di effettivo impiego, il dispositivo di “Strade sicure” delle Forze armate a disposizione dei Prefetti con ulteriori 500 unità, che si affiancano, quindi, alle 253 unità, già autorizzate, per 90 giorni a decorrere dal 17 marzo 2020.

FILIERA LIBRI E MUSEI - Nell'ultima bozza del dl Rilancio vengono quindi accorpati gli interventi a sostegno della filiera del libro e dei musei non statali, per un importo, 150 milioni di euro, che è pari alla somma di quelli indicati nella proposta sul tema formulata dal Mibact. Sotto lo stesso titolo, e quindi nell'ambito delle stesse risorse, il ristoro perdite per spettacoli, fiere, congressi e mostre annullati A questi si aggiungono i già indicati, sempre dal Mibact, 100 milioni di euro per garantyire il funzionamento dei musei statali nel 2020.

Nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo è istituito un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, con una dotazione di 150 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura non appartenenti allo Stato, alle Regioni e agli altri enti territoriali di cui all'articolo 101 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Il Fondo è destinato altresì al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli, fiere, congressi e mostre.

Oltre 1,2 miliardi di euro in più al Ssn per rafforzare l'offerta sanitaria e sociosanitaria territoriale, necessaria a fronteggiare l'emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus Sars-Cov-2 soprattutto in una fase di progressivo allentamento delle misure di distanziamento sociale. A tal fine sarà possibile, fra le altre cose, implementare le attività di assistenza domiciliare integrata o equivalenti, per i pazienti in isolamento, rafforzare i servizi infermieristici distrettuali con assunzioni, stipulare contratti di locazione di strutture alberghiere ovvero di altri immobili aventi analoghe caratteristiche di idoneità, con effetti fino al 31 dicembre 2020, per far fronte a improrogabili esigenze connesse alla gestione dell’isolamento contagiati da Sars-CoV-2, ed è conseguentemente incrementato, per l'anno 2020, il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per un importo complessivo di 1.256.633.983 euro.

E' resa strutturale sul territorio nazionale la dotazione di almeno 3.500 posti letto di terapia intensiva. Inoltre, allo scopo di fronteggiare l'emergenza pandemica, e comunque fino al 31 dicembre 2020, si rendono disponibili, per un periodo massimo di 4 mesi dalla data di attivazione, 300 posti letto di terapia intensiva, suddivisi in 4 strutture movimentabili, ciascuna delle quali dotata di 75 posti letto, da allocare in aree attrezzabili preventivamente individuate da parte di ciascuna regione e provincia autonoma. Le Regioni e le Province autonome - recita inoltre la bozza - programmano una riqualificazione di 4.225 posti letto di area semi-intensiva, con relativa dotazione impiantistica idonea a supportare le apparecchiature di ausilio alla ventilazione, mediante adeguamento e ristrutturazione di unità di area medica, prevedendo che tali postazioni siano fruibili sia in regime ordinario, sia in regime di trattamento infettivologico ad alta intensità di cure.

SOSTEGNO TRASPORTO AEREO - Per l’esercizio dell’attività d’impresa nel settore del trasporto aereo di persone e merci, è autorizzata la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’economia o da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta la cui dotazione finanziaria sarà di 3 mld di euro complessivamente. La società potrà acquistare e prendere in affitto rami d'azienda di imprese titolari di licenza di trasporto aereo, anche in amministrazione straordinaria.

Incremento del Fondo del Terzo settore. Al fine di sostenere interventi delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni del Terzo settore, volti a fronteggiare le emergenze sociali ed assistenziali determinate dall’epidemia di Covid-19 e capaci di generare un significativo impatto sociale sulle comunità di riferimento, la prima sezione del Fondo è incrementata di 10 milioni di euro per l’anno 2020. La bozza del dl Rilancio prevede garanzie statali fino a 15 miliardi di euro per le nuove emissioni bancarie nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, per evitare o porre rimedio a una grave perturbazione dell'economia e preservare la stabilità finanziaria. Il ministero dell'Economia e delle Finanze è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato alle nuove emissioni di debito nei sei mesi successivi all’entrata in vigore del presente decreto legge e solo dopo la positiva decisione della Commissione europea.

Al fine di concorrere ad assicurare ai comuni, alle province e alle città metropolitane le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali, per l’anno 2020, anche in relazione alla possibile perdita di entrate connesse all’emergenza Covid-19, è istituito presso il ministero dell’Interno un fondo con una dotazione di 3,5 miliardi euro per il medesimo anno. Con decreto del ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, da adottare entro il 10 luglio 2020, previa intesa in Conferenza stato città ed autonomie locali, sono individuati criteri e modalità di riparto del fondo, sulla base degli effetti dell’emergenza Covid-19 sulle minori entrate al netto delle minori spese e sui fabbisogni di spesa.

CENTRI ESTIVI - Al fine di sostenere le famiglie, per l’anno 2020, a valere sul Fondo per le politiche della famiglia, una quota di risorse è destinata ai comuni, per finanziare iniziative, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, volte a introdurre: interventi per il potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni, per i mesi da giugno a settembre 2020; progetti volti a contrastare la povertà educativa e ad implementare le opportunità culturali e educative dei minori" si legge nella bozza. Il fondo è incrementato di 150 milioni di euro per l’anno 2020.

Aiuti di Stato sotto forma di sovvenzioni per il pagamento dei salari, comprese le quote contributive e assistenziali, delle imprese, compresi i lavoratori autonomi, ed evitare i licenziamenti causa pandemia di Covid-19. Gli aiuti, si legge, circoscritti a imprese in settori o Regioni o di determinate dimensioni particolarmente colpite dalla pandemia, prevedono l'erogazione di una sovvenzione per un periodo non superiore a 12 mesi a decorrere dalla domanda di aiuto, per i dipendenti che altrimenti sarebbero stati licenziati a condizione che il personale che ne beneficia continui a svolgere in modo continuativo l’attività lavorativa durante tutto il periodo per il quale è concesso l’aiuto. Inoltre la sovvenzione mensile per il pagamento dei salari non deve superare l’80% della retribuzione mensile lorda (compresi i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro) del personale beneficiario. Gli aiuti disciplinati dalla norma non possono comunque "in alcun caso consistere nei trattamenti di integrazione salariale di cui al decreto legislativo 14 settembre 2015".

fonte: Adnkronos

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