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Alcol, tolleranza zero fino ai 21 anni. Per Sacconi è inutile il limite dello 0,2%

20 gennaio 2009 | 18:09
Alcol, tolleranza zero fino ai 21 anni. Per Sacconi è inutile il limite dello 0,2%
Alcol, tolleranza zero fino ai 21 anni. Per Sacconi è inutile il limite dello 0,2%

Alcol, tolleranza zero fino ai 21 anni. Per Sacconi è inutile il limite dello 0,2%

20 gennaio 2009 | 18:09
 

«Previsione di un limite assoluto, pari a zero di concentrazione alcolica del sangue per i giovani (sino ai 21 anni di età) e i neopatentati e, per ragioni di sicurezza, anche per i conducenti di mezzi di trasporto pubblici e di veicoli commerciali, in particolare per quelli adibiti al trasporto di  merci pericolose». è questa la ricetta del ministro del Welfare Maurizio Sacconi per ridurre gli incidenti stradali presentata in Commissione trasporti alla Camera. Secondo il ministro non è invece «indispensabile un intervento teso a una riduzione lineare degli attuali limiti di alcolemia stabiliti dalla legge (ad esempio, un abbassamento del limite dall'attuale 0,5 a 0,2), in quanto, andando a impattare sull'intera popolazione, non si tradurrebbe in un'azione mirata sulle categorie e sulle situazioni veramente 'a rischio”, per le quali è necessario un livello di 'tolleranza zero”».

Controlli sanitari più frequenti per escludere preventivamente dalla guida tossicodipendenti o alcol dipendenti, o anche persone che facciano uso frequente di sostanze che possano comunque alterare lo stato psicofisico durante la guida. Coinvolgere anche le aziende farmaceutiche per segnalare sui medicinali gli effetti negativi di quelli che agiscono sul sistema nervoso centrale e quindi riducono l'attenzione nella guida (es. psicofarmaci, antiallergici, alcuni tipi di miorilassanti e farmaci cardiologici). è quanto propone il ministro del Welfare.

I dati epidemiologici attualmente disponibili, ha detto il ministro, «confermano che nel nostro Paese l'incidentalità stradale è frequentemente correlata all'uso di sostanze stupefacenti e/o all'assunzione di bevande alcoliche. Tale condizione risulta particolarmente frequente tra i giovani, coinvolti sempre più spesso in incidenti con soggetti terzi del tutto estranei a fenomeni di assunzione di alcol e droga».

Fonte: Ansa

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