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Forlì Wine Festival, cresce l’attesa per la fiera del vino emiliano-romagnolo

Alla Fiera di Forlì, il 23, 24 e 25 gennaio 2015, si apriranno le porte del Forlì Wine Festival, nuovo padiglione all’interno della fiera SapEur. Occasione per scoprire i vini che raccontano la storia del territorio

 
19 dicembre 2014 | 15:51

Forlì Wine Festival, cresce l’attesa per la fiera del vino emiliano-romagnolo

Alla Fiera di Forlì, il 23, 24 e 25 gennaio 2015, si apriranno le porte del Forlì Wine Festival, nuovo padiglione all’interno della fiera SapEur. Occasione per scoprire i vini che raccontano la storia del territorio

19 dicembre 2014 | 15:51
 

Forlì Wine Festival è il nuovo padiglione all’interno della fiera SapEur; un’area a se stante dedicata al mondo dell’enologia emiliano-romagnola per scoprire i vini che nei nomi, nei profumi e nei sapori, raccontano la storia di un territorio. Il tutto all’interno di un contesto inimitabile e unico a livello nazionale. SapEur è una rassegna consolidata e di successo, giunta alla 12ª edizione, in grado di attirare oltre 22mila visitatori tra consumatori, pubblico generico e operatori del settore.

Forlì Wine Festival è la naturale evoluzione di una scelta incentrata sulla qualità e tipicità dei prodotti agroalimentari, per valorizzare e rappresentare il comparto della produzione vitivinicola, eccellenza del nostro Paese. Il tutto all’interno di un contesto inimitabile e unico a livello nazionale. Forlì Wine Festival è la risposta all’interesse che coinvolge un numero sempre più alto di persone desiderose di accostarsi al mondo della gastronomia e dell’enologia con un atteggiamento di scoperta, meraviglia e apprendimento.



Forlì Wine Festival è organizzata da Romagna Fiere, in collaborazione con l’Associazione italiana sommelier (Ais) Romagna che curerà l’aspetto didattico della manifestazione, con la presenza di sommelier associati a cui sono affidati workshop, corsi, degustazioni, incontri con esperti e sommelier, visite guidate, eventi legati al mondo del vino.

Parteciperanno le cantine dell’intera Regione per proporre le loro etichette. Saranno rappresentate tutte e quattro le zone che identificano le diverse produzioni: quella dei Colli di Piacenza e di Parma, dove prevalgono la Barbera e la Bonarda, le terre del Lambrusco, nelle province di Reggio nell’Emilia e Modena, i Colli Bolognesi e la bassa valle del Reno, dove prevalgono vini bianchi di tradizione, infine la Romagna con Sangiovese, Albana e Trebbiano a dominare la scena. Chiude il quadro regionale l’appendice ferrarese con le vigne impiantate sulle sabbie del Delta del Po.

Ad ogni edizione sono ospitati i vini di una seconda regione. Per quest’anno la scelta è caduta sulle Marche, che parteciperà attivamente con le eccellenze delle Terre del Verdicchio, del Conero, dei Colli Pesaresi, dell’Ascolano e infine del Maceratese.

Forlì Wine Festival è:

  • Rappresentare un momento di incontro/confronto tra produttori, appassionati, consumatori ma soprattutto ristoratori, albergatori, baristi e operatori turistici, vera ricchezza del territorio forlivese e romagnolo, per portare questi prodotti nei ristoranti, wine-bar, hotel e non solo. Partecipare a Forlì Wine Festival significa anche rafforzare il ruolo da protagonisti che contraddistingue i produttori di vino nel panorama internazionale.
  • Valorizzare i prodotti regionali di qualità nel rispetto delle loro tipicità. Un’occasione unica per esplorare le eccellenze dell’Emilia Romagna, patrimonio inestimabile di esperienze consolidate nei secoli e tramandate con passione in un’esplosione di gusti diversi e infinita varietà di prodotti.
  • Consolidare l’identità e la riconoscibilità del prodotto, facendo conoscere gli standard qualitativi e di produzione. Forlì Wine Festival è una vetrina in grado di rappresentare il valore dei prodotti, offrirli per l’eccellenza che sono e per il loro valore intrinseco, raggiungendo i consumatori e tutta la filiera.
  • Promuovere e sviluppare la filiera corta offrendo al consumatore la possibilità di acquistare un prodotto genuino, senza costi aggiuntivi legati alla distribuzione, al trasporto o alla conservazione, direttamente dal produttore. In altre parole, eccellenza, garanzia, qualità, tipicità del territorio e risparmio.


Calendario dei laboratori Ais Romagna

VENERDÌ 23 GENNAIO 2015
Ore 16.00 - Pignoletto e Rebola: da un unico vitigno, mare e monti a confronto.
In un viaggio di calici brillanti, insieme a Bruno Piccioni viaggeremo per le verdeggianti colline di Bologna, sua culla d’adozione. Dirigendoci verso sud si svestirà d’effervescenza e sui colli di Rimini, caldi dal sole e freschi di brezza, si presenterà a noi cambiato d’identità. Con il nome di Rebola mostrerà la sua forza e la sua persistente avvolgenza mandorlata.

Ore 18.00 - Le Marche Docg: tradizione e qualità nel bicchiere.
Basterebbe risalire all’etimologia del nome: “mark” dal tedesco “confine”, per capire l’eterogeneità di questa Regione. Fin qui si estendevano i confini del Sacro Romano Impero e, come tutte le terre destinate a vivere tra i limiti di altre, è stata via di passaggio dei prodotti dal Nord e al Sud. Le Marche è l’unica delle regioni che ancora si fregia di un nome al plurale, tanta è la molteplicità viva che la rappresenta, anche nel mondo enologico. Dai bianchi freschi, secchi e delicatamente profumati quali Verdicchio, Pecorino e Passerina, ai rossi di impenetrabile corpo come Montepulciano, Sangiovese e Vernaccia.

SABATO 24 GENNAIO 2015
Ore 15.00 - Vitigni e vini autoctoni: valore aggiunto del territorio Romagnolo.
Cos’è che descrive un territorio? Cosa lo identifica e lo diversifica? La sua gente, i suoi prodotti, il suo patrimonio: ecco il significato di autoctono. In una parola è racchiusa la storia di un’intera terra. E noi siamo il paese degli autoctoni, con oltre 600 varietà. Un incontro, condotto da Annalisa Linguerri, che con i racconti di vini, vitigni e vignaioli descriverà anche un’ inedita ed inaudita parte di noi.

Ore 17.00 - Romagna Docg Albana: tante tipologie e una denominazione da valorizzare.
Erano i tempi dei grandi Romani e già Plino il Vecchio ne cantava le lodi. Passano, poi, i secoli; è il 1987 quando il Romagna Docg Albana acquisisce il riconoscimento Docg, primo tra i vini bianchi in Italia. Una storia di successi quella dell’Albana, eppure pare ancora difficile poterne tratteggiare un profilo comune. Ci riusciremo in quest’incontro? Mano ai calici, ascoltiamo l’Albana.

Ore 19.00 - Le bollicine: abbinamenti di gran classe, come e quando abbinare i vini spumanti.
Spumanti, vini da festa? Non solo! Gli spumanti possono accompagnare il pasteggio; sono ottimi compagni d’aperitivo o nobili cavalieri da dessert. Insieme a Roberto Gardini, uno dei degustatori più esperti del mondo effervescente, ci divertiremo a combinare matrimoni di gusto, che esalteranno anche le papille meno appassionate.

DOMENICA 25 GENNAIO 2015
Ore 15.00 - Vitigni e vini autoctoni: valore aggiunto del territorio Emiliano.
Itinerario sensoriale nella storia e nei sapori della viticultura emiliana, dove tradizione e innovazione si fondono, identificando un territorio. Malvasia, Ortrugo, Fortana, Gutturnio e Sauvignon, sono i frutti della massima espressione dell’amore che gli Emiliani nutrono per la propria Terra, salvaguardando l'antichissima arte della coltivazione della vite e della produzione del vino che, dai secoli più remoti, è giunta sino ai giorni nostri.

Ore 16.00 - Lambrusco: territori, tipologie, un vino per tutti.
È il frutto della Labrusca, la vite più antica e selvatica. E’ il simbolo dell’opulenza delle città di Modena e Reggio Emilia, dove trionfano le colesteroliche carni suine, insaccate e così magistralmente preparate. Effervescente, di un color porpora che conquista e fa gioire, sarà per questo che è anche uno dei vini più esportati al mondo. Solo con Giorgio Amadei possiamo parlare di Lambrusco e coinvolgervi in questa parte di mondo tutta assolutamente emiliana.

Ore 18.00 - Sangiovese di Romagna: le sue potenzialità di evoluzione.
È lunga, appassionante e unica la storia del sanguisJovis, che dai banchetti romani arrivò nel Cinquecento a conquistare il centro e il sud dell’Italia rinascimentale. Nel 1876 a Siena la Commissione Ampelografica si riunisce per distinguerne le tipologie, che ad oggi solo in Italia sono presenti in oltre un centinaio di Doc. Nel 2011 arriva il Romagna Sangiovese, una vittoria, ma anche una nuova sfida per i produttori, che si vedono coinvolti in un nuovo disciplinare. Facciamo allora il punto con uno degli uomini del Sangiovese, Giorgio Amadei.

Per info e prenotazioni:
http://www.aisromagna.it/pagina_n.asp?id=421
Segreteria Ais Romagna
Tel 0547 415249 (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 13.00)

Mostra collaterale
“L’arte della botte, cinque secoli di tradizione”
Esposizione di Francesco Renzi. Allestimento a cura di Ecomuseo delle erbe palustri di Bagnacavallo (Ra). La “Premiata fabbrica botti, barili e tini Renzi” esporrà le più particolari tra le sue botti, prodotte grazie alla secolare esperienza di Mastri Bottai. Il percorso espositivo sarà allestito in una suggestiva ambientazione storico-rurale, narrazione di un territorio indissolubilmente legato alla tradizione vitivinicola. Attraverso le botti esposte si riscoprirà il mestiere del mastro bottaio, oggi diventato molto raro. La ditta Renzi continua questa professione che richiede maestria d’arte, preservando, in questo mondo dominato dalle macchine, la dignità del lavoro manuale inteso come massima perfezione del prodotto finito.


Programmi dettagliati su: http://www.sapeur.it/sapeur/forli-wine-festival/

Informazioni:
  • QUANDO: dal 23 al 25 gennaio 2015
  • DOVE: Fiera di Forlì
  • ORARI: venerdì e sabato 10:00-22:30 - domenica 10:00-20:00
  • COSTO INGRESSO: gratuito fino a 12 anni. Venerdì, biglietto unico € 2,00 - sabato e domenica, biglietto intero € 7,00 - Ridotto € 5,00 con coupon scaricabile dal sito www.sapeur.it Degustazione vini, biglietto € 8,00. VISITA INTELLIGENTE: EVITA LA RESSA E RISPARMIA - Se visiti Forlì Wine Festival di venerdì, eviti la ressa del weekend ed entri con soli 2 €!

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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