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Grande successo per “Meet in Cucina” Il primo congresso dei cuochi abruzzesi

Niko Romito, Matteo Iannaccone, William Zonfa, la famiglia Tinari, Nicola Fossaceca, la famiglia Spadone e Pino Cuttaia hanno animato il primo meeting dei cuochi d’Abruzzo, ideato dal giornalista Massimo Di Cintio

 
03 dicembre 2014 | 16:25

Grande successo per “Meet in Cucina” Il primo congresso dei cuochi abruzzesi

Niko Romito, Matteo Iannaccone, William Zonfa, la famiglia Tinari, Nicola Fossaceca, la famiglia Spadone e Pino Cuttaia hanno animato il primo meeting dei cuochi d’Abruzzo, ideato dal giornalista Massimo Di Cintio

03 dicembre 2014 | 16:25
 

Prodotti e territorio, e ora anche la Cucina. L'Abruzzo si sta presentrando semrpe più alla ribalta nazionale come una regione ricca di opportunità per un turismo intelligente e mirato al cibo e al vino. In pochi hanno ha conquistato anche un discreto numero di segnalazioni come meta di ristorazione di qualità e proprio da questo settore parte un'iniziativa interesante, quando concreta, di valorizzazione delle sue eccellenzxe. “Meet in Cucina”, a Pescara, è stata l'occasione per dare rilievo ad alcuni dei suoi protagonisti.
Oltre 500 partecipanti provenienti anche da Marche, Molise, Puglia e Umbria, 20 aziende espositrici, 7 chef, oltre 20 ricette, 10 firme del giornalismo di settore, 30 studenti degli istituti alberghieri coinvolti nelle cucine e nel servizio e altri 70 che hanno preso parte al congresso. Sono questi i numeri della prima edizione di “Meet in Cucina” (www.meetincucina.it), il primo meeting dei cuochi d’Abruzzo svoltosi lo scorso 1° dicembre, ideato dal giornalista Massimo Di Cintio con Andrea Di Felice dell’Unione cuochi abruzzesi e Lorenzo Pace dell’Associazioni cuochi Pescara.



«Siamo molto soddisfatti della partecipazione, ben oltre le previsioni e degli attestati di stima che continuano ad arrivare - ha commentato Massimo Di Cintio - segno che il nostro obiettivo ha evidentemente coinciso con l’esigenza degli operatori di confrontarsi e condividere esperienze di una professione in continua evoluzione culturale, un percorso che riteniamo necessario per aumentare la qualità e l’ampiezza dell’intera offerta della ristorazione e fare dell’Abruzzo una delle mete gastronomiche più attraenti».

Niko RomitoUna giornata intensa e spettacolare che ha visto alternarsi testimonianze e relazioni di altissimo livello di sette cuochi abruzzesi e di un ospite d’onore, a cominciare da Niko Romito (nella foto a sinistra), lo chef tre stelle Michelin del Reale Casadonna (Castel di Sangro) che ha presentato la sua idea di cucina minimalista alla ricerca dell’assoluto nel gusto, utilizzando semplici materie prime esaltandone il sapore e l’identità.

Matteo Iannaccone (Cafè Les Paillotes, Pescara) ha affrontato il tema della tradizione pastaia abruzzese e mediterranea presentando due ricette che hanno unito le sue origini campane e il lungo lavoro in Abruzzo, mentre William Zonfa (Magione Papale, L’Aquila) ha ripercorso in chiave contemporanea la cucina della memoria, attraverso la sua interpretazione della “carne cruda, cotta e concentrata”.

E ancora la maestria della famiglia Tinari (Villa Maiella, Guardiagrele) tramandata da Peppino e Angela al figlio Arcangelo, fresco di esperienze importanti in Francia, che hanno raccontato la loro esperienza legata all’azienda agricola e in particolare al recupero e all’esaltazione delle carni del maiale nero d’Abruzzo, dall’allevamento alla tavola.

da sinistra: Nicola Fossaceca e Marcello Spadone

A Nicola Fossaceca (nella foto qui sopra, a sinistra) (Al Metrò, San Salvo), connubio di perfezione e talento, il compito di condividere con la affollata platea alcune preparazioni con il pescato locale, in particolare con la sua nuova triglia marinata, presentata in anteprima a Meet in Cucina, incalzato dalla famiglia Spadone (La Bandiera, Civitella Casanova), che ha visto papà Marcello (nella foto qui sopra, a destra) e il giovane Mattia convincenti nel dare il giusto e ampio respiro alla cresciuta importanza della pasticceria nella ristorazione.

Pino CuttaiaAgli interventi dei sei chef stellati abruzzesi - supportati dai giornalisti abruzzesi Antonio Paolini, Alessandro Bocchetti, Cristina Mosca e Francesca Piccioli - si è aggiunta la straordinaria testimonianza di Pino Cuttaia (nella foto a destra) che ha ripercorso la sua vita professionale ricca di aneddoti divertenti se letti con gli occhi di oggi, dalla formazione nei ristoranti dell’alto Piemonte al ritorno dopo vent’anni nella sua Sicilia, dove è titolare del celebrato La Madia a Licata: la sua sensibilità si è espressa in tre piatti “giocosi” che lo hanno reso celebre come il merluzzo all’affumicatura di pigna, il polpo sulla roccia e la nuvola caprese, e con il capocollo di maialino e fagioli tondini del Tavo, omaggio all’Abruzzo.

L’iniziativa è stata ospitata negli spazi del centro espositivo della Camera di commercio di Chieti, l’ente che insieme al Comune di Chieti ha patrocinato l’iniziativa insieme a Regione Abruzzo, Padiglione Italia Expo 2015 e Anci-Res Tipica, in partnership con alcune importanti realtà del settore come Cucine Angelo Po, Pentole Agnelli, Acqua Panna-S.Pellegrino, Bragard, Cantina Tollo, Codice Citra, Quartiglia, Verrigni, Umami Banqueting, Slow Food Abruzzo, TerraMè, Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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