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Il Merano Winefestival sorprende con Cult 2014 e degustazioni esclusive

Cult 2014 è stata la novità assoluta dell'ultima edizione del Merano WineFestival; una degustazione riservata a soli 250 partecipanti dedicata a circa 40 viticoltori che hanno segnato la storia del vino italiano

di Guido Ricciarelli
 
29 novembre 2014 | 14:49

Il Merano Winefestival sorprende con Cult 2014 e degustazioni esclusive

Cult 2014 è stata la novità assoluta dell'ultima edizione del Merano WineFestival; una degustazione riservata a soli 250 partecipanti dedicata a circa 40 viticoltori che hanno segnato la storia del vino italiano

di Guido Ricciarelli
29 novembre 2014 | 14:49
 

Ricchissima come sempre l’offerta del Merano WineFestival, aperto forse dall’evento più atteso, Cult 2014, novità assoluta nel palinsesto della manifestazione. Degustazione a numero chiuso con 250 posti andati rapidamente esauriti e un autentico parterre de roi per quanto concerne la selezione dei produttori presenti (una quarantina).



Libero il tema da declinare per quanto concerne i vini in assaggio con aziende che hanno colto l’occasione per scavare nella profondità delle vecchie annate e altre che si sono presentate con quelle attualmente in commercio. Un mix di tale spessore da rendere del tutto superfluo scendere sul terreno dei singoli punteggi anche se restano impresse, in termini di pacchetto, le prove scintillanti delle aziende toscane presenti che voglio citare una per una.

Da Barone Ricasoli a Biondi Santi, da Castello di Ama a Isole e Olena, da Le Macchiole a Marchesi Antinori, da Montevertine a Tenuta dell’Ornellaia e Tenuta San Guido. Onori di casa affidati a nomi altotesini di primo piano come Alois Lageder, Cantina di San Michele Appiano, Cantina di Terlano (menzione particolare per il monumentale Pinot Bianco Rarità 2002).

E da quest’ultima riparto per il “fuori WineFestival” più eccitante dell’intero programma. Una sorta di walking dinner andato in scena, appunto, nella Cantina di Terlano. Una nutrita selezione di etichette aziendali servite da bottiglie in formato magnum ha scandito i tempi della serata.

Ai fuochi chef del calibro di Karl Baumgartner, Thomas Haselwantner e Wolfgang Kerschbaumer, alternati in una rotazione di 13 portate tra finger food, primi piatti, secondi piatti e desserts. Per non dimenticare le tentazioni offerte dal Bar delle Ostriche e dello Champagne (Legras & Haas) e il conclusivo Pasta Party Felicetti. Succede solo al Terlan SensEvent.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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