Le allergie alimentari coinvolgono decine di migliaia di persone e purtroppo fino ad ieri la gestione delle informazioni che dovevano essere trasmesse al consumatore nel settore della ristorazione non erano mai state chiare, generando conseguenze talvolta pericolose. A partire dal 13 dicembre 2014 entrerà in vigore il Reg. CE 1169/11 (ad eccezione dell’articolo 9 in merito alla tabella nutrizionale, obbligatoria dal 13 dicembre 2016), che ha come principale obiettivo l’armonizzazione dell’etichettatura al fine di garantire una maggiore trasparenza nei confronti del consumatore finale riguardo alle caratteristiche del prodotto ed alle relative informazioni.
Una delle novità di maggior rilevanza è l’entrata in campo di dettami anche per i servizi di ristorazione collettiva e commerciale in materia di allergeni (art. 1 del Reg. CE 1169/11, punto 3), la quale per la prima volta, dovrà adeguarsi anch’essa e fornire al consumatore informazioni precise non solo più in termini di autocontrollo.
A tal proposito è doveroso ricordare che un allergene alimentare viene definito come una proteina solitamente innocua per la maggior parte della popolazione, ma che si comporta da antigene in soggetti particolarmente predisposti, in cui, a seguito di una prima sensibilizzazione, scatenano reazioni avverse, le quali coinvolgono il sistema immunitario che risponde in maniera violenta causando, nei casi più gravi, lo shock anafilattico.
A seguito di queste premesse, si comprende bene come sia importante disciplinare questo tipo di sostanze ed aprire un nuovo canale di comunicazione in qualsiasi settore a salvaguardia della sicurezza alimentare. Purtroppo restano ancora da definire le specifiche modalità con cui i ristoratori possano comunicare la presenza di allergeni. Pertanto gli allergeni continueranno ad essere oggetto di informativa nei locali attraverso il menù delle vivande o altro materiale esposto.
Qui di seguito avanziamo una proposta per segnalare all’attenzione del consumatore la presenza di “allergeni occulti”, ossia allergeni non rilevabili direttamente dal nome del piatto o dall’elenco degli ingredienti principali.
ALLERGENE
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PIATTO IN MENU
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UOVA
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- Omelette
- Insalata russa
- Tagliatelle ai funghi
- Polpette
- Cotoletta alla milanese
- Fritto misto
- Cestino di fragole e crema
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LATTE
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- Caprese
- Rollè di vitello
- Lasagne alla bolognese
- Cestino di fragole e crema
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A supporto degli operatori del settore agroalimentare impegnati nel recepimento del nuovo Regolamento Comunitario, è inoltre disponibile online il vademecum Europass realizzato in collaborazione con Isagri (Iniziative per lo sviluppo dell’agri-business), valido aiuto per districarsi tra le nuove normativa.
La tabella sottostante schematizza le principali novità.
IERI
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OGGI (dal 13/12/2014)
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L’obbligo di inserire nella lista ingredienti sostanze che possono provocare allergie è previsto solo per i prodotti preimballati.
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L’obbligo si estende anche ai prodotti non preimballati.
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Non è obbligatorio mettere in evidenza e distinguere dal resto degli ingredienti l’allergene.
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Le sostanze devono essere evidenziate distinguendo il possibile allergene mediante diverso carattere, sfondo o stile differente
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Non è previsto per la ristorazione.
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L’obbligo si estende anche ai prodotti alimentari venduti nel circuito della ristorazione.
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