C’erano, una volta, il Nembo Gel della Toseroni e il Mazinga di Motta, ma il primo gelato artigianale nato per fare spettacolo fu senza dubbio il gusto Puffo. Non aveva un sapore ben preciso, perché era semplicemente un colore, anzi la rappresentazione edibile di un cartone animato di successo, sbarcato in Italia nel 1981… Era la prima declinazione di quell’Ice-Show che si sarebbe sviluppato nel tempo, tanto nella versione più popolare ed immediata quanto in quella più legata alle eccellenze gastronomico-qualitative.
Ovvio, quindi, che la genesi del gelato moderno debba trovare le sue radici proprio negli Anni ‘80 che, nemmeno a farlo apposta, si rivelano attualmente sulla cresta dell’onda anche quanto a musica, cinema, design e… paninari. Lo sa bene Roberto Piccinelli che, da intemerato Sociologo del Piacere qual è, ha elaborato per l’occasione una storia del gelato provocatoria e sorprendente, ragionata ed ironica.
Ad ospitare la divulgazione di questa nuova, rivoluzionaria teoria è la Comprital, azienda produttrice di ingredienti composti per gelateria e pasticceria che, ovviamente, nacque nel 1985 e che tuttora dà forma alle passioni, combinando l’alto contenuto tecnologico e di sicurezza dei suoi impianti con la sempiterna voglia di realizzare prodotti innovativi.
A puntellare, chiarire e rispondere a dovere alle provocazioni di Piccinelli saranno pluripremiati professionisti del settore del calibro di Leonardo Ceschin, Beppo Tonon e Francesco Osti. Duro compito, il loro. Perché si ritroveranno a dover integrare, ottimizzare, controbattere e corroborare quella vera storia del gelato e delle gelaterie, che Piccinelli vede dipanarsi fra trash e chic (dal cui incrocio, nasce il neologismo trashic), passando attraverso la crema di tarassaco, pianta a fiore comunemente detta dente di leone o, meglio, piscialetto. Gusto dalle proprietà diuretiche assicurate. Attraverso il Gelato al Cioccolato di Pupo che, un po’ dolce un po’ salato, da il la non solo alla creazione del gusto Formaggio con le Pere, ma anche al Gelato al Parmigiano: e chi glielo dice, adesso, a Ferran Adrià che la sua creazione è figlia dell’interprete di Su di Noi?
Per di più, l’esame degli ultimi trentadue anni fa notare come il look delle gelaterie sia passato dalla plastica colorata ai muri scrostati ad arte, senza dimenticare la nascita dell’agrigelateria in salsa bio. Dal gusto Risotto alla Pescatora e dalla Crema all’uovo cotta a bagnomaria si passa alle coppe di gelato al mais grigliato o al caramello aromatizzato al sigaro. Dalle gare per il miglior gelato al pistacchio ai Campionati Internazionali di Gelato all’azoto liquido.
Dalle decorazioni con le ciliegine alla frutta scolpita. Dal sorbetto al Roero Arneis al gelato per i migliori amici dell’uomo, i cani. Fino all’individuazione delle prossime ispirazioni future (il design soppianterà food e beverage) ed alla scelta del gusto per l’anno 2013, proposto dal Comitato Nazionale per la Difesa e la Diffusione del Gelato Artigianale e di Produzione Propria, che ha optato per Fichissimo, una preparazione golosa a base di fico moro e noci. Manco a dirlo, I Fichissimi c’erano già, quantomeno sotto forma di film del 1981, con Diego Abatantuono, Gerry Calà e Jimmy il Fenomeno. Maledetti Anni ’80, avevano già previsto tutto…
Partecipano al dibattito:
Leonardo Ceschin: Gelatiere. Campione del Mondo, campionato a squadre 2012
Beppo Tonon: Scultore di Vegetali. Campione del Mondo, campionato a squadre 2006
Francesco Osti: Responsabile Marketing & Comunicazione Comprital SpA
Roberto Piccinelli: giornalista, scrittore e autore dell’annuale Guida al Piacere e al Divertimento